Alexis Tsipras, 39 anni, leader di Syriza. |
Tsipras,
che si ispira alla sinistra italiana "perchè la sua storia è
stata un grande laboratorio da imitare" dice, ha come miti
Togliatti e Berlinguer. Nella sfida impossibile alla conquista
dell'Europa il giovane greco dovrà vedersela con il candidato
dei socialisti europei Martin Schulz. Una vittoria è quasi
impossibile ma ciò non toglie che l'enfant prodige ellenico possa
dare non poco fastidio al socialista tedesco, costringendolo a una
mediazione per la composizione del parlamento a urne chiuse.
Le
ambizioni di Tsipras spaventano non poco l'Unione Europea. Gli
obiettivi del suo programma politico sono essenzialmente tre:
rinegoziazione del debito pubblico, contrasto al neoliberismo e
riassetto della zona euro. Tsipras, pero, dall'Europa non ci pensa
proprio a uscire poiché sostiene che uscire «sarebbe
come abbandonare un edificio in fiamme senza spegnere l’incendio.
L’Europa è il nostro campo di battaglia, qui si gioca la
partita».
La
forza di questa leadership forte e carismatica, che in Grecia ha
portato il suo partito a balzare in testa a tutti i sondaggi, ha una
storia abbastanza lunga, che si intreccia con gli eventi che negli
ultimi anni hanno inciso sul destino della Grecia. Alle
elezioni del maggio 2012 per il rinnovo del parlamento greco Tsipras
mandò in fumo ogni previsione di voto, conquistando il 16,8% dei
consensi e ottenendo, pur senza mai darvi seguito, l'incarico di
formare un nuovo governo dal presidente Papoulias. Alle nuove tornata
del giugno 2012, pur ottenendo il 27% delle preferenze Syriza neanche stavolta riuscì ad andare al governo. Le "larghe intese alla
greca" fra i socialisti del Pasok e i conservatori di Nuova
Democrazia la relegarono al ruolo di opposizione. Questo ragazzo,
erede della sinistra storica, è ormai una leggenda in Grecia, un
tempo culla della civiltà occidentale oggi, invece, divenuta uno dei
paesi a rischio default, in recessione dal 2009, con un tasso di
disoccupazione che si attesta intorno al 27,3% e nuovi tagli imposti
dal Fondo Monetario Internazionale e dall'Unione Europea per accedere
al piano di aiuti e prestiti dell'UE.
Storia
recente, dunque, che ha incuriosito i tanti delusi della sinistra
italiana che ieri erano seduti in prima fila al Valle: da Paolo
Ferrero e Paolo Cento a Furio Colombo e un defilato Stefano Rodotà
che dichiara: "sono qui per ascoltare e capire. Non ho firmato
l'appello". Il giovane astro della sinistra ellenica ne ha per
tutti, compresi i colleghi italiani, Renzi e Grillo, a cui non
risparmia attacchi al vetriolo. Riferendosi al segretario Pd dichiara
"non basta essere giovani per fare qualcosa di buono". E
per il leader del Movimento 5 Stelle, un consiglio "non si
governa dicendo sempre no". Tsipras ha aperto così la sua
tournée elettorale in Italia. Il suo esordio, pur conquistando non
più di un trafiletto sulle principali testate nostrane, deve però
incuriosire quanti guardano al destino dell'Italia e dell'intera
Europa come due eventi collegati. Il bagno di folla a Roma è indice
di un risveglio della sinistra europea che, assicura Tsipras, "se
unita batterà la Merkel".
Se ciò è stato possibile in Grecia è perché i movimenti anarchici e fascisti di distruzione di massa si sono distinti in modo marcato dal resto della politica (vedi Alba Dorata). In Italia ciò non è accaduto, mescolando rabbia, incompetenza e violenza con chi ha davvero voglia di una ricostruzione intelligente e pianificata del paese: tutto nel Movimento 5 Stelle.
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